Cittadinanza e Costituzione


CITTADINANZA E COSTITUZIONE

“A DIFESA DELLA LIBERTA’”

“LA LIBERTÀ È COME L’ARIA: CI SI ACCORGE DI QUANTO VALE SOLO QUANDO COMINCIA A MANCARE” Piero Calamandrei

Il progetto sarà realizzato in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’Età Contemporanea di Ascoli Piceno.

Finalità Generali

Il riferimento alla Costituzione della Repubblica Italiana costituisce un punto sintetico che, alla luce della rilettura dell’esperienza personale di ogni alunno, permette di mettere in luce le connessioni tra i vari livelli in gioco, costituendo uno dei principali punti di equilibrio tra libertà e responsabilità.

Obiettivi

  • Favorire la cittadinanza attiva tra gli studenti;

  • Valorizzare la promozione della persona potenziando un atteggiamento positivo verso le Istituzioni;

  • Implementare la qualità delle competenze sociali e civiche di ciascuno nell’ambito di percorsi di responsabilità partecipate;

  • Far crescere negli studenti la consapevolezza dei diritti e dei doveri partendo dal contesto scolastico;

  • Far sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità;

  • Promuovere la solidarietà a tutti i livelli di vita sociale ed organizzata;

  • Approfondire la consapevolezza della esperienza della relazione positiva, adeguata e corrispondente alle varie circostanze e alle diverse comunità (familiare, scolastica, sociale, culturale, istituzionale, politica) in quanto fondata sulla ragione dell’uomo, intesa nella sua accezione più ampia e inclusiva;

  • Comprendere la capacità acceleratrice delle guerre sull’evoluzione tecnologica dei mass media;

  • Conoscere come le parti in causa in un conflitto controllano il flusso informativo;

  • Approfondire la funzione narrativa degli strumenti di comunicazione degli eventi bellici;

  • Far crescere negli studenti la consapevolezza dell’uso crescente dei media come vere e proprie "armi strategiche".

  • Incontri

  • 16 gennaio, incontro con il prof. Guido Saraceni docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica presso l’Università degli Studi di Teramo.

  • 23 gennaio, incontro con la dott.ssa Raffaella Baiocchi, volontaria di Emergency nel reparto di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia dell’ospedale di Anabah in Afghanistan.

  • 15 febbraio, incontro con il prof. Enzo Di Salvatore docente di Diritto Costituzionale Italiano e Giustizia Costituzionale presso l’Università degli Studi di Teramo.

  • 23 aprile - 4 maggio 2020, presso la sala “Cola dell’Amatrice”, mostra dei lavori realizzati dalle classi quinte del liceo artistico sul tema della guerra e l’informazione legata ai conflitti armati.

  • 29 aprile, incontro con la scrittrice Ilenia Menale autrice del libro “La guerra oltre la notizia” che ha fatto da leitmotiv all’intero percorso. L’evento si terrà presso Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno.

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"La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare” questa frase di Piero Calamandrei ha ispirato il progetto di Cittadinanza e Costituzione promosso dal Liceo Artistico dell’IIS “Orsini – Licini” di Ascoli Piceno in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’Età Contemporanea di Ascoli Piceno.

Il 16 gennaio 2020 presso la sede del Liceo Artistico “Licini”, ospite d’eccezione sarà il Costituzionalista Guido Saraceni, Professore Associato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Teramo dove insegna “Informatica Giuridica” (Sede di Teramo); “Filosofia del Diritto” (Sede di Avezzano) e “Sicurezza Informatica e Diritto dell’Informatica” (Scuola di Specializzazione in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione). È anche Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, membro del Consiglio Scientifico della Collana “Ius et fas” e fa parte del Comitato Consultivo del Centro Studi “Di-Con-Per-Donne” (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).

Il percorso proseguirà con la conoscenza  di EMERGENCY, l’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà allo scopo di promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Sarà la volta quindi di conoscere gli articoli 11 e 21 della nostra Costituzione attraverso l’attenta  lettura affidata a noti Costituzionalisti. Gli studenti potranno quindi approfondire la funzione narrativa degli strumenti di comunicazione degli eventi bellici aumentando la consapevolezza dell’uso crescente dei media come vere e proprie ‘armi strategiche’.

Il percorso si concluderà con una mostra che avrà sede dal 23 aprile al 4 maggio 2020 a Palazzo dei Capitani, nella Piazza del Popolo di Ascoli Piceno e che vedrà esposti gli elaborati degli studenti delle classi quinte del liceo artistico sul tema della guerra e l’informazione legata ai conflitti armati.

A coronamento dell’intero percorso, il 29 aprile 2020, gli studenti delle classi quinte avranno inoltre modo di confrontarsi con Ilenia Menale, autrice del  libro che ha fatto da sfondo all’intero Progetto, “La guerra oltre la notizia”, testo che ha permesso agli studenti di conoscere la figura dell’inviato di guerra che compie il proprio lavoro in condizioni spesso proibitive ma che sceglie di denunciare anche a rischio della sua incolumità personale l’assurdità della violenza dell’uomo sull’uomo.

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Nell’ambito del percorso di Cittadinanza e Costituzione adottato dall’Istituto, il 23 novembre 2019 gli studenti della classe 4° dell’indirizzo Figurativo del Liceo Artistico “Licini” hanno partecipato all’incontro organizzato dal Comune di Ascoli Piceno presso la “Casa della Gioventù" (Zona Pennile di Sotto, Ascoli Piceno) per celebrare la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Nei giorni precedenti, gli studenti, guidati dalla docente di Lingua e Cultura inglese, nonché referente del medesimo progetto, professoressa Caty Gaspari, hanno letto la storia di una delle protagoniste del libro e ne hanno tratto una serie di spunti e riflessioni tradotti in immagini, poesie e commenti raccolti all’interno di un taccuino donato alla stessa autrice presente all’incontro. Interessanti gli aspetti sottolineati dagli studenti a partire dall’aver evidenziato come abbiano ascoltato fatti di una cronaca non solo nazionale ma purtroppo anche locale attraverso la storia di persone vicine alla loro realtà cittadina. Ascoltare quei racconti ha permesso loro anche di conoscere e quindi capire con quali metodi venga spesso attuata la violenza permettendo loro di sapere come difendersi nel caso in cui dovessero provarla. È stato inoltre sottolineato che la cronaca spesso sottolinei solo il fatto in sé senza dire nulla a proposito della reazione che la vittima potrà avere in futuro, la cronaca infatti ha il merito di presentare il fatto ma il demerito di non dire nulla a proposito delle conseguenze che quel fatto avrà nella vita di chi l’ha vissuto perché dai giornali non è possibile sapere “come la storia vada a finire”, quali siano le emozioni provate dalla vittima poi, se e in quale modo riuscirà a riscattare il proprio vissuto ed il proprio io. Il libro ha offerto agli studenti proprio questo: un futuro alle vittime, un poi nuovo ma possibile, attuabile. Di seguito riportiamo i testi prodotti per l’occasione da alcuni studenti delle classi 4° dell’indirizzo Architettura e 4° dell’indirizzo Figurativo:

  • Fatima racconta attraverso parole crude, reali e che non lasciano nulla alla fantasia, il suo dolore subito fin da piccola in Somalia, Paese che non è così lontano dai nostri “civilizzati”. Mi sono trovata a contatto con una realtà molto spesso nascosta e venuta a conoscenza di un mondo a cui non pensavo di appartenere, ma invece mio. La domanda che mi pongo è quella di come una donna così giovane e indifesa possa aver generato così tanta forza nel vivere e raccontare la sua esperienza, rifiutando gli ignobili gesti subiti fin da piccola, ma aggrappandosi all'ultimo spiraglio di vita che le ha permesso di lottare affinché con la sua testimonianza potesse rendere vivi l'amore e l'uguaglianza nei cuori di uomini e donne. 
  • Se solo penso che mia madre e mia sorella possano subire una simile violenza, mi accorgo di provare una rabbia mai sentita prima. Avrei voglia di far provare a quegli uomini lo stesso dolore e la stessa umiliazione che hanno provocato. Mi accorgo però di non esserne capace perché io non sono come loro e non lo sarò mai. La mia rabbia svanisce mi mandi in cui capisco che ci sono molti uomini che amano e rispettano le donne e per fortuna ce ne sono molti. Io voglio essere uno di loro. 
  • La tristezza di una donna maltrattata:

Il buio dentro al buio non mi fa vedere niente.

Sento solo due cose ovvero tristezza e paura.

Il mio corpo è abbandonato

In bocca ho un sapore amaro della vita

Intorno a me solo buio

Nessuna forma di vita che si fa vedere

Nessuna persona e nessun animale di nessun tipo

Soltanto solitudine

E basta.

  • La Fenice che arde d'Amore:

Pelle color cioccolato

Gli occhi illudono

e l'ignoranza oscura

Non è una prelibatezza:

Un dolce che consumi e di cui poi butti via gli scarti

Ma una persona dall'animo distrutto

Distrutto da quelle mani violente,

Da quelle parole brusche.

Ma lei come una fenice rinasce dalle proprie ceneri

E dall'odio impara ad amare.

  • Corpi fragili custodi di anime forti:

Sono molti i corpi sfregiati dalle violente mani d’uomini che dovrebbero proteggere ed accarezzare, corpi fragili custodi d’anime forti. L’uomo considera la donna un’estensione del suo corpo, una sua proprietà, frutto di una società mercificata e come unica forma di relazione l’aggressività. Fatima è un esempio poiché non nasconde le ferite del corpo  e dell’ anima, ancora dolorose, ma si mette a nudo, donandoci la sua storia. Come un messaggio di faticosa ma necessaria rinascita e di rispetto verso le persone più deboli.

Foto la Casa della Gioventù
Foto incontro con Guido Saraceni del 16 gennaio 2020.pdf

Ultima revisione il 18-12-2019 da MAURIZIO CALENTI