In cammino con Van Gogh
Caro Vincent, ci hai commosso…
Dal 10 al 28 gennaio l’atrio del Liceo Artistico si è acceso dell’entusiasmo della pittura piena di passione per la vita di Vincent van Gogh.
“Non potrei apprezzare la vita se non ci fosse in essa qualcosa d’infinito, di profondo, di reale” scriverà in una delle sue lettere a Theo. Attraverso un progetto centrato sull’opera dell’artista di cui quest’anno ricorrono i 170 anni dalla nascita, con gli studenti del triennio abbiamo conosciuto più da vicino l’uomo e l’artista olandese. In questo modo abbiamo approfondito il bellissimo rapporto epistolare con il fratello Theo, il legame artistico e umano con Millet, la scoperta del colore nell’incontro con gli impressionisti e poi l’amicizia con Gauguin e il grande progetto dell’atelier du midi, fino all’epilogo finale, caratterizzato dallo sguardo al cielo e ai suoi astri ben noti al curioso Van Gogh, pur rimanendo ben saldo alla terra, con le lunghe distese di campi, i tronchi, le radici. Epilogo che volutamente abbiamo lasciato aperto: Vincent si è suicidato o accidentalmente è stato colpito mortalmente? Sta di fatto che questo artista continua ancora oggi a provocare, interrogare, meravigliare le nostre coscienze a distanza di oltre un secolo.
Sono ben 55 i ragazzi che si sono coinvolti nel progetto con passione ed entusiasmo. L’atrio della scuola ha ospitato una mostra dal titolo “Sente profondamente, sente con tenerezza. In cammino con Van Gogh” durante il mese di gennaio. Mostra che ha proposto il percorso del maestro attraverso alcune opere riprodotte, accompagnate dalle lettere al fratello Theo.
Il 12 gennaio si è svolto un incontro di presentazione insieme ad uno dei curatori, l’architetto Cristina Savelli, che ha aiutato i ragazzi ad entrare più approfonditamente nelle opere esposte, anche in collegamento con l’esposizione a Palazzo Bonaparte. Il progetto si è poi concluso con il viaggio a Roma per incontrare dal vivo le opere del maestro nella mostra “Van Gogh”. È stata chiaramente una grande emozione vedere la forza della sua pittura, intensa, materica, vibrante davanti ai nostri occhi.
Voglio fare dei disegni che vadano al cuore della gente… Sia nella figura che nel paesaggio vorrei esprimere non una malinconia sentimentale ma il dolore vero.
In breve, voglio fare tali progressi che la gente possa dire delle mie opere: "Sente profondamente, sente con tenerezza" - malgrado la mia cosiddetta rozzezza e forse perfino a causa di essa.
Caro Vincent, oggi scriviamo a te qualche riga di una immaginaria lettera che speriamo in qualche modo possa raggiungerti: ci hai toccato profondamente e intensamente il cuore. Sì, i tuoi quadri ci hanno commosso, come una musica. Nei tuoi paesaggi ci hai fatto cogliere il vero e l’essenziale, nei tuoi ritratti ciò che è nobile in ogni uomo, ovvero il suo desiderio di eternità, di infinito perché, come tu stesso hai scritto, L’infinito e il miracoloso ci sono necessari ed è giusto che l’uomo non si accontenti di qualcosa di meno e che non sia felice finché non li ha conquistati. Grazie, perché non hai tenuto per te tutto questo e hai fortemente desiderato che ci raggiungesse attraverso la tua pittura!
Il progetto è stato curato dalla prof.ssa Simona Cursale.
Ultima revisione il 17-09-2024 da Roberta Corso