"Mai arrendersi": il messaggio di Carlo Calcagni agli studenti…

Lunedì 17 novembre 2025, la classe 4S, indirizzo sportivo, del Liceo Scientifico "Antonio Orsini" ha partecipato, con la Professoressa Maria Cristina Calvaresi, all'incontro-testimonianza con il Colonnello del Ruolo d'Onore dell'Esercito Italiano, Carlo Calcagni, pilota ed atleta paralimpico, testimone straordinario di coraggio, di resilienza e di amore per la vita. L'evento, intitolato "Mai Arrendersi - Come lo sport aiuta a vivere", svoltosi nella Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, dalle ore 9 alle ore 12, ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari del territorio e dell'Amministrazione Comunale, rappresentata dall'Assessore allo Sport, Nico Stallone, nell'ambito delle attività dedicate ad "Ascoli Città Europea dello Sport 2025".

Relatore d'eccezione, il Colonnello Carlo Calcagni ha raccontato, con straordinaria efficacia oratoria , la sua storia, simbolo di una esistenza che mai si è arresa di fronte alle difficoltà ed ha sempre creduto nella forza dei sogni.
Carlo CalcagniUfficiale elicotterista dell esercito Italiano e paracadutista della Folgore, durante una missione di pace in Bosnia Erzegovina nel 1996, dove era stato assegnato al soccorso medico-sanitario di civili e militari, ha subito una gravissima intossicazione da metalli pesanti, in seguito alla quale  il suo organismo si è ammalato in maniera irreversibile, fino al punto di modificare anche il patrimonio genetico, con conseguenze devastanti e invalidità permanente. Soltanto una ferrea determinazione e uno sconfinato amore per la vita hanno permesso al colonnello Carlo Calcagni di continuare a vivere, nonostante  il dolore sia diventato un compagno onnipresente. Parallelamente all’impegno militare, il colonnello ha sempre coltivato la passione per il ciclismo a livello agonistico, ottenendo 15 titoli di Campione Italiano di ciclismo su strada e conquistando il titolo di Migliore Atleta dell’Esercito Italiano nell’anno 2001Grazie alla sua determinazione e ad un’innata passione per lo sport e per la carriera militare, Carlo Calcagni è riuscito ad eccellere in entrambi i settori. A causa delle sue patologie gravemente invalidanti, ha ottenuto un’invalidità permanente associata al riconoscimento di Vittima del Dovere e di iscrizione al Ruolo d’OnoreNegli ultimi anni Carlo Calcagni viene seguito dai medici del Breakspear Hospital del Regno Unito, che è l’unica struttura Europea specializzata nei trattamenti della Sensibilità Chimica Multipla e delle altre patologie causate dalla contaminazione da metalli . La già gravissima malattia multi-organo si è, infatti, complicata con l’insorgenza di cardiopatia diastolica ventricolare, demielinizzazione delle fibre nervose (soprattutto encefaliche) di tipo autoimmune, poli-neuropatia, atassia muscolare, fibromialgia e sindrome di affaticamento cronico, fino alla diagnosi di Morbo di Parkinson risalente all’anno 2015. La presenza di concentrazioni elevate di metalli pesanti (uranio impoverito, mercurio, piombo, arsenico, cadmio e altri) può provocare numerose patologie di tipo cronico degenerativo derivanti dalla loro elevata tossicità e dal tipo di contatto, che in alcuni casi può rivelarsi letale. L’organismo umano infatti è in grado di metabolizzare soltanto piccole concentrazioni di questi composti, che si accumulano a livello di organi vitali come fegato, reni, tessuto osseo e soprattutto sistema nervoso centrale. Nel 2014 ha inizio la sua collaborazione con il Comitato Italiano Paraolimpico, che gli consente di ottenere ottimi posizionamenti montando biciclette normali. A causa di una successiva forma di sclerosi multipla, è però costretto a optare per un triciclo progettato appositamente per pazienti di questo tipo. La sua incrollabile determinazione gli permette di continuare con costanza gli allenamenti, poiché ha scelto di non arrendersi mai e di sfidare senza sosta la malattia. La sua definizione, “sono un soldato, sono un uomo e sono un sognatore”, è una frase emblematica della tempra di questo eroe, che rappresenta un esempio encomiabile per tutti i malati che non vogliono arrendersi. Il colonnello è profondamente convinto che la sua missione ora sia quella di divulgare un messaggio di speranza a tutte le persone in difficoltà, puntando sullo sport che può realmente migliorare la qualità della vita. L’onore, la dignità, la determinazione, l’altruismo, l’amore verso il prossimo, il coraggio, il sacrificio e la speranza sono le componenti fondamentali dell’indole di questo uomo, il cui motto è quello di “mai arrendersi”L’atleta Carlo Calcagni, nonostante l’esposizione al nemico invisibile che ha ucciso 400 colleghi e colpito diverse migliaia di militari, continua a perseguire i suoi obiettivi supportato dall’affetto e dall’ammirazione di tantissime persone. Gli specialisti che lo hanno preso in carico ritengono che l’esistenza di Carlo Calcagni sia un miracolo, derivante dalla sua forza di volontà e dalla determinazione che lo anima. Nonostante sia stato distrutto dall’uranio, il colonnello Calcagni è convinto che la sua missione sia stata comunque utile per salvare numerose vite. Anche i figli del colonnello sono obbligati a curarsi poiché sono nati con la mancanza del gene della disintossicazione, un’alterazione cromosomica ereditaria, anch’essa derivante dall’intossicazione da metalli pesanti.
Per gli studenti del nostro liceo questo incontro è stato particolarmente formativo, non solo dal punto di vista civico , ma soprattutto dal punto di vista umano e motivazionale, poichè non c'è fragilità che non possa diventare forza, grazie anche allo sport.
Prof.ssa Maria Cristina Calvaresi
1
.
1
.
1
.
1

Ultima revisione il 18-11-2025 da MAURIZIO CALENTI